Cometa Sull'Annapurna by Simone Moro

Cometa Sull'Annapurna by Simone Moro

autore:Simone Moro [Moro, Simone]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-12-15T09:04:18+00:00


sedersi intorno a un tavolo dove una fiamma ardente riscaldava le gambe dei commensali. Si rimaneva così per ore magari a leggere o a scrivere oppure a guardare Dibi e i suoi giovani aiutanti giocare a carte.

Andrey aveva cominciato a dipingere nella sua tendina laboratorio e alcune delle vette che ritraeva erano raffigurate magnificamente, come avvolte in un mantello dalle fitte nebbie pomeridiane. Altre invece erano lucenti e si slanciavano nel cielo limpido nelle rare mattine di sole. Questi dipinti erano i più lenti a completarsi proprio perché Andrey doveva attendere le rare condizioni meteorologiche. Il risultato però era strabiliante; come tante fotografie i suoi dipinti a olio erano esposti l’uno accanto all’altro conficcati per metà nella neve.

«Non preoccuparti Simone», mi disse Andrey un giorno che tentavo di disseppellirli dopo l’ennesima nevicata. «Sono a olio e non si rovinano con la neve. Inoltre potrò dire che sono ancora più autentici perché vittime delle condizioni himalayane» e fece una bella risata.

Dimitri aveva imparato in fretta la strada per il lodge e anche Andrey lo seguiva. L’unico che era molto restio a trascorrere qualche ora al caldo e all’asciutto era proprio Anatolij. Se ne stava rintanato per ore nella sua tenda gialla a dormire e pensare. Non ascoltava musica perché non aveva alcuno strumento per farlo ma probabilmente scriveva e leggeva (almeno così speravo). Ogni tanto lo raggiungevo e cominciavamo a parlare: della sua vita, della mia, dei nostri progetti, ma ogni volta, conclusi questi dialoghi, ci ripetevamo che dovevamo deciderci ad avvisare casa perché ci sarebbe servito più tempo per effettuare la scalata.

Le giornate si aprivano all’insegna della neve. Sembravamo castigati e torturati da un destino che sordo e impietoso ci aveva riservato il peggiore degli inverni e la più malvagia delle sorti…

Il vento sempre più forte e regolare sferzava la cresta del Fang, ma quasi inspiegabilmente io e Anatolij ne eravamo contenti, quasi fosse un sogno poter e voler affrontare quella diversa e dura condizione. Insieme al vento cominciarono ad arrivare le prime mezze giornate di sereno e con loro gli ultimi coraggiosi turisti che, grazie alle guide e ai portatori nepalesi che li accompagnavano, aprirono il camminamento lungo il sentiero che da alcune settimane risultava impraticabile a causa della neve.

Simone Moro

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2003 - Cometa Sull‘ Annapurna Quando arrivavano nei pressi del lodge di Dibi Gurung si sorprendevano di vedere delle tendine e dei matti che ci vivevano dentro. Allora venivano da noi e cominciavano a chiedere chi eravamo, da dove venivamo e quale era il nostro obiettivo. Quando con il dito indicavamo l’Annapurna generalmente ammutolivano, poi infreddoliti ci salutavano, augurandoci buona fortuna, e si incamminavano verso i piatti caldi del vecchio Dibi.

Una mattina, all’alba, mi svegliai schiacciato nella mia tenda con il telo che mi toccava il viso. Tentai di muovermi, ma mi accorsi di essere immobilizzato dalla neve fresca che aveva caricato all’inverosimile la tenda la quale, come il coperchio di un sarcofago, si era adagiata su di me.

Ero schiacciato a terra e probabilmente mi ero svegliato per la mancanza di ossigeno.



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